26 dic 2012

La mia Star si fa vedere - Calendario 2013 Stardeluxe.it

Sono riuscito ad unire la passione per la vespa e la fotografia: è con enorme piacere che annuncio che due delle foto scattate alla mia star durante quest'estate, sono state utilizzate per il calendario 2013 del sito Stardeluxe.it. Precisamente per i mesi di Gennaio e Giugno.



Qui di seguito ripropongo le due foto utilizzate. La prima è stata scattata con la mia Kodak S100EF con rullino scaduto presso il Lago d'Idro. I colori che ne sono risultati sono davvero stupendi.


La seconda invece è stata scattata sul Passo Sella, durante la vacanza sulle Dolomiti, che ho già descritto in questo post.

Chiunque volesse l'intero calendario può scaricarlo direttamente dal sito di Stardeluxe.it (se siete Vespisti o Staristi è OBBLIGO l'iscrizione, il forum è ben fatto e ben seguito). Se siete dei simpatizzanti o morite solo dalla voglia di appendere in ufficio o in officina il calendario con la mia Star, chiedetemi e vedo cosa posso fare.

24 dic 2012

Rullini in lavastoviglie - Dishwashed film


Già lo accennavo nel post precedente (vedi qui): l'esperimento che ho voluto provare è stato quello di "lavare" il rullino in lavastoviglie. E' una tecnica che viene chiamata DISHWASHED FILM e anche in questo caso mi è venuta in aiuto Pretty in Mad, con uno dei suoi post, che linko qui. Come descrive nel post, è una tecnica che viene già usata da cui abbiamo saggiamente attinto. Il mio impegno, anche in questo caso, è stato il minimo possibile: il rullino è stato cacciato miseramente in lavastoviglie. Una volta lavato per bene l'ho messo ad asciugare sul calorifero e poi, dopo un paio di settimane, l'ho caricato ne La Sardina. Le foto che posto qui di seguito sono il risultato, oltre a quelle che ritraggono il Danbo sulla neve del post precedente.











Queste cose da Hipster mi fanno impazzire :-)


16 dic 2012

Un soggetto per foto - Danbo DIY


Nella mia voglia di fare tutto e subito ho messo insieme diverse cose che, navigando per internet, ho scoperto. La prima è come ottenere degli effetti stani nelle fotografie analogiche semplicemente "lavando" la pellicola. La seconda è come riempire le fotografie con soggetti per dare un senso in più al singolo paesaggio o al singolo scatto. Voglio partire dalla seconda...la prima me la riservo per un'altra volta.
Tra i blog di fotografia che seguo c'è quello di Pretty in Mad, che un giorno se ne è uscita con l'acquisto del Danbo. Sul post di Pretty in Mad vengono richiamati alcuni link per capire la sua storia e da dove viene...non che a me interessi particolarmente, anzi, ma osservando le foto che ritraggono il Danbo, l'ho trovato un buon soggetto per testare le pellicole e le macchine fotografiche, visto che ad oggi non ho ancora capito come settare al meglio la mia sardina (in verità le mie foto sono piuttosto a caso...forse nel puro spirito della lomografia).
Così mi sono detto, passiamo all'acquisto...se non l'amara scoperta che il pupazzetto di cartone è abbastanza introvabile in Italia e costa dai 40 Euro in su. Mi sembra troppo. Navigando ho scoperto come potermelo costruire da me (DIY, ossia Do It Yourself...immagino). Non sarà bello come l'originale, ma per il mio scopo basta e avanza. Ho trovato questo interessantissimo video How To : Make Your Own DANBO. Tra la descrizione del video ho trovato le stampe. Cartoncino alla mano, colla vinilica e tanta pazienza sono riuscito a costruirmi il mio Danbo DIY Multicolor perchè ho utilizzato due cartoncini di colori diversi.
La cosa buffa è che anche Marta, cogliendo l'occasione della nevicata recente, ha utilizzato il Danbo come soggetto per le foto con la macchietta digitale.


Io ho voluto invece utilizzarlo come soggetto per testare la pellicola "lavata", che ho caricato ne La Sardina durante questa ultima nevicata. Il processo del lavaggio lo spiegherò meglio in un'altro post, anche perchè ci sono delle foto che meritano di avere un proprio spazio.
L'effetto "lavaggio" non si evince poi tanto...la particolarità è che non c'era poi così scuro, ma con la pellicola rovinata e la neve, sono risultate delle foto quasi da paesaggio lunare...Il Danbo sulla Luna!







Ho inoltre caricato le foto sul sito di Lomography, creando ovviamente anche un proprio Lomowall

25 nov 2012

Lomography, lomohome e lomowall


Chiunque in quest'era si stia avvicinando al mondo della fotografia analogica grazie ai programmi come Instagram e similari, nati per far sembrare belle le fotografie fatte con gli smartphone, non può non finire sul sito di Lomography. Una società che produce e vende macchine fotografiche, organizza incontri ed eventi mirati alla diffusione dei propri prodotti e gestisce una comunità di tanti piccoli e grandi lomografi sparsi per il globo. Nel sito è spiegata anche la storia della lomografia e le famose 10 regole per essere dei lomografi doc. Regole che naturalmente per mia natura non seguo, pignolo come sono.
Ogni utente ha a disposizione uno spazio per postare le proprie foto fatte esclusivamente in analogico. Naturalmente mi sono aperto una mia home e ho cominciato a postare le foto che meglio mi sono uscite. Per il momento le sto postando alla rinfusa, divise per macchina fotografica. Non so ancora come meglio suddividerle. La mia Home si trova a questo indirizzo
Sempre tramite il sito di lomography, presso la propria home, ogni utente può creare i famosi Lomowall. I lomowall, se ho capito bene, sono un insieme di foto analogiche, raggruppate per tipologia, per argomento o totalmente alla rinfusa. E qui ci si può sbizzarrire, utilizzando le proprie foto. Qui si trovano i miei Lomowall.
Insomma, c'è da divertirsi.



3 nov 2012

Sala Prove Live Music 2001 - La Fine


Probabilmente pochi saranno toccati da questa storia, ma è una storia vera e completamente fallimentare, di una realtà bella e che è andata via via scemando. Stiamo parlando della realtà musicale di Bedizzole e della sua sala prove, ora scomparsa nel nulla e senza alcun lamento. Vorrei solamente raccontare i fatti, visti da dentro e da chi questa realtà l'ha vissuta in prima persona, arrivando al punto di dire: Basta!
La sala prove Live Music 2001 di Bedizzole è nata nelle vacanze natalizie dell'anno 2001 e diventata attiva a tutti gli effetti nel gennaio 2002. E' nata dalla volontà di una decina di ragazzi musicisti e volenterosi che smaniavano dalla voglia di avere un posto tutto loro e speciale per tentare di far successo. E così è stato.
Tutto è cominciato all'oratorio di Bedizzole. Non frequentavo spesso l'oratorio in quel periodo, alla tenera età di 18-19 anni. Mi sono avvicinato a questo ambiente quando ho scoperto che una sala del catechismo veniva adibita saltuariamente a sala prove. Così ogni tanto ci bazzicavo, entrando a curiosare queste giovani e meno giovani band che provavano in questa aula, con i banchi di scuola spostati per far posto a batteria e amplificatori. In questo modo ho conosciuto tutti i ragazzi che in quel periodo suonavano a Bedizzole. Con i Keronoise, al tempo, si provava nella soffitta della Bi-Lux a Desenzano, tra cavi e lampade: era una situazione molto provvisoria, con i vicini che spesso lamentavano il troppo chiasso all'interno del cortile. Una sala prove vicino a Bedizzole sarebbe stata comoda, contando che in quel periodo 3 componenti su 4 dei Keronoise erano di Bedizzole.
Nel frattempo cominciai a uscire con i ragazzi della sala prove, con i quali si fantasticava sulla possibilità di fare serate in oratorio e costruirci la sala prove. Organizzammo un paio di serate musicali, in occasioni di feste o quant'altro, all'interno dell'oratorio, constatando che la cosa ci veniva bene. Eravamo proprio un bel gruppetto e le gli eventi organizzati erano tuttavia piacevoli, o almeno in linea con le aspettative di 10-15 anni fa, dove i demo si registravano ancora su nastro. Noi avevamo una esigenza: avere una sala prove seria. Passammo prima ad elemosinare in Comune, dove il Sindaco ci disse che entro l'autunno l'architetto sarebbe giunto per stendere il progetto di uno spazio giovani con sala prove. Sta di fatto che dal comune, dopo 12 anni, non è mai arrivato assolutamente niente, se non parole, parole, parole, una riunione e mai fatti concreti. Capimmo subito che il Comune non avrebbe mai sganciato un posto e tanto meno i quattrini per l'allestimento di una vera sala prove. Ma negli anni ci abbiamo sempre provato, sempre, ottenendo risultati alquanto scarsi.
Poi chiedemmo al curato della parrocchia di Bedizzole, Don Leonardo Farina, al quale veniva già presa in prestito l'aula del catechismo. La nostra intenzione era quella di trasformare l'aula rendendola una vera e propria sala prove. Don Leo, titubante, in principio si era manifestato rigido, poi vedendo la nostra determinazione e la nostra voglia di fare si convinse. Ma la condizione era solo una: recuperare i soldi. Sono convinto che Don Leo voleva comunque in qualche modo metterci alla prova, ed avere la certezza che non stava perdendo tempo con i capricci di 4 adolescenti.
In una calda sera di autunno, al solito ritrovo in oratorio, ci venne in mente di organizzare un concorso musicale di band locali in oratorio. Ne parlammo con il Don, che acconsentì, vedendo l'entusiasmo e il segnale di serietà che probabilmente aspettava. Organizzammo tutto, dall'impianto audio e la gestione dei suoni sul "palco" (una infida pedana di legno), alla gestione del bar durante le serate, i rifornimenti, la pubblicità di paese in paese, di oratorio in oratorio. Al tempo internet non era poi così diffuso, per cui tutti i gruppi furono contattati telefonicamente chiamando su linea fissa tutti i vari componenti e riferimenti recuperati da amici di amici (famosa la chiamata: "Pronto casa Leali?....c'è Fausto?").
Per tre mesi, durante le serate di venerdì e sabato, accoglievamo presso l'oratorio 3 gruppi a serata, con scontro diretto e eliminatorie, fino a giungere alla finale. Non ricordo con esattezza chi vinse (forse i Krait di Calcinato?) sta di fatto che eravamo tutti contenti e pronti a costruire la "nostra sala prove".
Con l'aiuto di alcuni genitori e l'appoggio di Don Leo, venne alla luce, nelle vacanze natalizie del 2001 la sala prove Live Music 2001. Comprendeva una stanza di circa 6 mt x 5 mt, completamente ricoperta da pannelli piramidali, con soffitto ribassato a 2,50 mt e contropareti in cartongesso con lana di roccia a fare da isolante.
Qui alcune foto recuperate dal cassetto.



La sala prove era finalmente pronta, occupata ogni sera da diversi gruppi. Con un proprio regolamento, e completamente autogestita, l'oratorio poteva vantare di un luogo di ritrovo di ragazzi e musicisti, o presunti tali, che altro non avevano in comune che la passione per la musica.
Don Leo ce lo aveva detto fin dal principio: "Può darsi che un giorno qualcuno dopo di me decida che la sala prove non possa più stare lì", ma noi pensavamo chi mai più si permetterebbe di rovinare una così bella realtà consolidata? Venne il giorno in cui Don Leo diventò parroco di Toscolano-Maderno, e fu costretto ad abbandonare il ruolo di curato di Bedizzole. Al suo posto venne Don Vittorio, che capì l'importanza e la serietà della sala prove e ci lasciò continuare la nostra attività.
Successivamente il parroco di Bedizzole morì, e fu allora che arrivò Don Franco. Fu subito scontro: in prima battuta non gli andava molto a genio che quasi tutta la gente che frequentava il Live Music 2001 non fosse propriamente "cristiana-praticante", ossia se non ti presenti in chiesa ad onorare le festività non sei degno di stare in oratorio. Nessun prete o parroco prima di lui se ne era uscito con frasi di questo tipo. Era lo spirito che mi faceva frequentare l'oratorio con serenità: nessuna imposizione, nessun obbligo morale ma solamente un posto dove si stava bene e si poteva condividere le proprie passioni. In secondo luogo la sala prove Live music 2001 è sempre stata utilizzata a titolo gratuito da parte dei gruppi. In compenso si organizzavano feste in oratorio, serate o quant'altro. Ma questo a Don Franco non bastava, c'era da pagare, punto e basta. E così cominciammo a pagare, 500 euro all'anno, in contanti, dalle nostre tasche. Non dico sia sbagliato richiedere le spese, anche perché vista la completa desolazione dell'oratorio, chiuso oramai tutte le sere, organizzare serate era praticamente inutile. La critica che avanzo va portata sul piano delle modalità di richiesta del pagamento...la classica modalità del tutto è dovuto, che proprio non mi sta giù. Sta di fatto che , ottenuto l'accordo di pagamento mensile, tutto si è chetato. Rimanevano però le pressioni di ogni sorta, che hanno portato alcuni gruppi ad abbandonare la sala prove, e i gruppi rimasti a non credere più nel progetto Live Music 2001, nella completa incertezza sul futuro della sala prove.
Finchè un giorno non arrivò l'annuncio che, causa restauri, la sala prove doveva essere abbandonata.
Smantellata.
Senza alcuna alternativa, ci è stato detto che la nostra sala prove doveva essere smantellata. Alla domanda diretta del: "ma non c'è un altro posto che può dedicarci?", la risposta è stata "E dove vi metto? Qui non c'è mica posto!", e ancora "ci sarà la possibilità che dopo i restauri ci sia una stanza per noi?" la risposta è sempre stata evasiva e inconcludente.
Eravamo per strada. Noi, poveri illusi.
Gli ultimi a provare all'interno della vecchia sala prove furono i Bobbit Uncut il 28.10.2010
Così ripiegammo nuovamente sul comune. Con il comune si attivò qualcosa, andammo a vedere una papabile location, ma poi tutto andò in fumo. Le voci in paese girano, velocemente, e la possibilità che si potesse divulgare il pensiero che l'oratorio avesse buttato i ragazzi per la strada, fecero fare un passo indietro al parroco, che magicamente, trovò una nuova sistemazione. Una nuova sistemazione furba. Ci mise a disposizione una stanza in centro, una volta sede della polisportiva. La sistemazione era furba in quanto di lì a breve i locali sarebbero passati dalla curia al comune, spostando, per la proprietà transitiva il problema della sistemazione della sala prove. La stanza deficitava di energia elettrica, e ovviamente non era assolutamente attrezzata per ospitare una sala prove (no riscaldamento, serramenti rotti, porta inesistente, e altri problemi di ogni sorta). Essendo l'unica soluzione, ci rimboccammo le maniche: spendemmo ben 500 euro per nuove serrature, cartongesso per insonorizzare e colla per appendere i pannelli fonoassorbenti, nuovo impianto elettrico e impianto di illuminazione. Tutto ovviamente fai da te e tutto senza avere un quattrino dalla Curia. In ultimo il contatore dell'energia elettrica, pur essendo locali della curia, fummo costretti ad intestarlo ad uno di noi. Proprio il Don non ne voleva sapere.
Nonostante gli sforzi, la sala prove era poco abitabile, in quanto al piano superiore erano ospitati migliaia di piccioni, che lordavano irrimediabilmente la strada. E qui altri componenti del comitato Live Music abbandonarono la sala prove, visto le scarse condizioni di igiene.
Poi il Don tornò alla carica, pretendendo l'affitto della stanza, in quanto, in questi due anni, il comune non ha ancora acquistato l'immobile. Pretese 200 euro all'anno, che per la pace dei sensi, decidemmo di elargire. In contanti. Dalle nostre tasche, oltre che l'energia elettrica, per la quale arrivavano regolarmente le bollette.
Infine il gruppo con all'interno l'intestatario del contatore (i Pretty Vegas) si sciolse. Ovviamente, non utilizzando la stanza, non c'era nessun interesse a tenersi intestato il contatore. Si decise quindi di sospendere il tutto, trovando altra sistemazione, in quanto ormai, la sala prove Live Music non aveva più senso di esistere.
Ed è così che da Ottobre 2012 la sala prove Live Music 2001 non esiste più.
Personalmente mi dispiace, in quanto era una bella realtà, per la quale non si è fatto assolutamente niente per tenerla in vita, cercando in ogni modo, con ogni mezzo, di far morire. Finché non è morta di stenti, senza forza e senza ragione di vita. Il fallimento della musica di Bedizzole.
Grazie a tutti i gruppi che hanno utilizzato in questi 11 anni la Sala Prove Live Music: Honkys, Keronoise, Bad Name, Faith, Faith Band, 20Age, Emozing, Bobbit Uncut, MTE, Pretty Vegas, B-Side, Montgomery, Crazy Chemestry (e il casino combinato), e altri ancora che in questo momento non mi vengono in mente. Grazie a tutti.

25 ott 2012

Gironzolando con la Diana F

Quando mi sono avvicinato alla fotografia analogica, una mia amica mi ha prestato la Diana F della Lomography, per cominciare a sperimentare. E qui ho scoperto il medio formato. Devo dire che mi ispira un saccho, ma ho deciso che finchè non avrò uno scanner adatto, non mi comprerò una macchina fotografica di questo tipo. Lo sviluppo e la scansione iniziano a pesare sulle finanze, e non tutti i fotografi lo fanno. Per cui mi devo accontentare del risultato non proprio perfetto.
Devo dire però che è molto divertente da usare e abbastanza intuitiva. Ogni tanto mi dimenticavo del fuoco o dell'esposizione, ma fa niente...fa parte dello spirito della fotografia analogica. La mia amica mi ha prestato anche la lente fish-eye e qualche altro accessorio. Questi sono gli scatti.







3 ott 2012

Spettacolo fantastico - Radiohead live @ Villa Manin 26.09.2012


Fare una recensione al concerto dei Radiohead ha poco senso: sicuramente chi non c'è stato si è perso uno degli spettacoli più belli delle sua vita, a cui un amante del genere non dovrebbe sicuramente mancare. Quindi semplicemente posto qualche foto e un video celebrativo che ho personalmente filmato, alla faccia di chi dice che 60 euro sono troppi per un concerto.





23 ago 2012

Dolomiti SuperStar - Le Dolomiti in LML Star

Anche per quest'anno la gita in Star (vespa???) è stata fatta. Dopo un anno di insistenze con la mia compagna siamo partiti alla volta delle Dolomiti.
L'idea era di fare un paio di giorni di ferie, rigorosamente in sella: una andata e ritorno da Brescia pernottando la notte in qualche luogo. Essendo il 16 di Agosto non abbiamo voluto rischiare e abbiamo preventivamente prenotato un albergo nei pressi di Cavalese. Booking.com e Google maps ed è stato programmato tutto il tragitto di andata. Abbiamo trovato un alberghetto a Tesero, paese vicono a Cavalese.



Emozionatissimo per l'impresa, la partenza è stata programmata per le ore 9:00 del mattino, ma ovviamente io era sveglio alle 6:30 per preparare gli zaini (già quasi pronti ) e organizzare il carico della LML Star.


Partenza! Tragitto tranquillo e sosta di riposo ad ogni ora di viaggio. Dopo aver costeggiato il lago d'Idro siamo andati in direzione Tione. Abbiamo sostato per un pranzo al sacco in una piazzola di sosta in mezzo al verde della Valle Giudicarie. 
Foto surreale creata con le opzioni della macchina fotografica.


Siamo arrivati a Trento verso le 14:00, per poi seguire le indicazioni date da google sulla cartina stradale del Touring. Un consiglio: per programmare i tragitti è indispensabile una cartina scala 1:200.000, molto più dettagliata della nostra in scala 1:400.000 dell'Italia Settentrionale, che alle volte può ingannare!
Ci siamo addentrati quindi nella Val di Cembra, passando per Segonzano, fino a sbucare nelle val di Fiemme e raggiungere Cavalese. E qui la scoperta: l'albergo prenotato si trovava in realtà non nel paese di Tesero, ma sulla piana di Pampeago. Alle 17:00, dopo quasi duecento km in sella la Star ci ha portato gloriosamente sulla piana, da 1000 s.l.m. a 1750 s.l.m. per una distanza di 7 km. Pendenze fino al 15% e gli ultimi 4 km tra la prima e la seconda ad una velocità che rasentava l'equilibrio. Entrare in piena sintonia con la Star è stato veramente fantastico, soffrivo io per lei. Ma la Star non ha mollato e è arrivata all'obbiettivo! 


Soddisfatti, aria fresca, albergo con SPA, cena con amici che alloggiavano in zona (che ci hanno anche saggiamente consigliato il giro del giorno successivo) e a letto!

Il giorno successivo, partenza alle 8:30 in direzione del Passo di Lavazè, lago di Carezza, Passo di Costalunga e Vigo di Fassa.
Il Passo Lavazè è stato piuttosto impegnativo, anche in questo caso pendenze fino al 18% e per la povera Star è stato veramente un supplizio.



E' stato stupendo passare questi paesaggi, con le dolomiti che via via venivano scoperte. Non sono un esperto delle varie cime e gruppi montuosi, ma sono veramente paesaggi da togliere il fiato! E percorsi in vespa hanno un sapore del tutto particolare!







Ultima tappa, da Vigo di Fassa a Passo Sella!



E' stato un poco noioso percorrere la Val di Fassa, per via del traffico, ma lo sforzo è stato ampiamente ripagato giunti sul Passo Sella. Oltre la soddisfazione di essere giunto in Vespa, il paesaggio si commenta da sè.







In cima al Passo Sella sono stato avvicinato da un ciclista, proprietario di una Star, che ha commentato; "Grande la LML": qualche battuta sulla Vespa indiana con discussione su pregi e difetti! La Star colpisce!
Dopo aver pranzato a Wurstel e Crauti, siamo ripartiti alla volta di Brescia. Ore 13:00 la ripartenza, Val di Fassa, Val di Fiemme, Trento, alle ore 17:30 eravamo a Riva del Garda, con tanto di bagno nel Lago. Ore 19:00 a casa, soddisfatto come non mai!
La Star non delude mai!
Ringrazio Marta che mi sopporta e mi supporta con in miei continui capricci Vespistici e non!