31 mar 2013

52molesweekproject: 11/52 - Insegnare


31 mar '13
Non devi mai avare la presunzione di insegnare a chi ti ha istruito.
Anche se credi di avere ragione, potresti scoprire di avere miseramente fallito.

3 commenti:

  1. Dunque...l'allievo non può' mai superare il maestro? Come si fa a progredire e migliorare?....mmmm...dubbi di pasquetta!

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    1. Il confine è labile: l'allievo non deve avere la presunzione di aver superato il maestro.
      Se poi obbiettivamente riesce per doti e capacità, si chiama progresso. Forse la parola d'ordine è: umiltà.

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  2. Sono d'accordo. L'umiltà è il frutto della consapevolezza. E'l'accettazione dei propri limiti ma anche la comprensione delle proprie potenzialità.
    L'umiltà è saggezza e ciò implica anche la capacità di riconoscere i meriti di coloro che, insegnandoci, ci hanno concesso di raggiungere i nostri traguardi. Non è mai tutta farina del nostro sacco. Siamo elementi di un sistema complesso,consapevolmente o meno, le nostre decisioni e i nostri atteggiamenti sono il prodotto del nostro percorso di vita che inderogabilmente è un intricato miscuglio di relazioni con gli altri. Questo mi porta a pensare che tutti ci sono "maestri", buoni o cattivi, discutibili o da lodare...superbo e stolto è chi non è in grado di riconoscere il valore degli altri. Il superbo tende a lodarsi apertamente ma soprattutto a disprezzare gli altri.
    Scusa la digressione...ed ora "scado un poco di eleganza" ma la superbia "non la reggo proprio" ed è la causa di molti mali..non per niente è uno dei vizi capitali.
    Il buon allievo è dunque saggio e umile. Il pessimo allievo, che non ha capito nulla, è superbo.
    Il superbo è sciocco e bestemmiatore in quanto è convinto di essere superiore a chiunque ...e da qui mi riallaccio alla tua riflessione...chi suppone di essere il migliore è semplicemente cieco e stolto...è un illuso e può fallire miseramente..il suo vantaggio è l'essere tanto sciocco da non comprendere il fallimento.... il superbo è un Fariseo..si sente arrivato se percepisce l'approvazione degli altri e al contempo non tollera l'autorità e le gerarchie (e quindi i maestri) perchè non sopporta di sottomettersi alle scelte di altri (non ne capisce/accetta la qualità).
    Ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di riordinare i miei pensieri in merito...
    Per un errore in fase di pubblicazione non mi sono firmata nel mio commento precedente.
    Sono Laura.

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