18 mag 2016

La morte della musica

Vorrei evitare di fare la solita retorica di gruppi che si sciolgono, della musica che non è più la stessa, della gente che non ascolta più la musica, della difficoltà dell'ambiente discografico, di Manuel Agnelli che va ad X-Factor e altre cazzate di questo tipo.
Ma così farò.
E lo voglio fare non scrivendo un articolo lunghissimo perchè non ne sarei in grado: purtroppo le insegnanti di italiano delle superiori non mi hanno "imparato bene" e io non mi sono applicato granchè, per cui non sempre le parole e i concetti riesco ad esprimerli in un italiano più o meno corretto e lineare.
Lo voglio fare citando in fila tre avvenimenti, tre post che nei giorni scorsi mi hanno particolarmente colpito e che, rappresentano in modo completo tutto il mio pensiero sulla musica di oggi, il fare musica e l'ascoltarla.
Il primo è un mio post su Facebook del 30/04/16 che recitava questo:


Ho scaricato la app di rockit e mi sono messo ad ascoltare alcune nuove uscite di qualche vecchia conoscenza. Bene. Constato che di di gente che crea musica ce ne è fino a stufarsene, ma ascoltando sento che non mi lasciano niente...però so quanto questa gente ha sudato sulla singola nota suonata, il giusto incastro cercato, l'ordine di apparizione dei brani, insomma tutto. E mi sento in colpa. Per lo meno io ho ascoltato, ci ho provato, ma personalmente oggi non pagherei per il vostro nuovo album. Mi piacerebbe sapere quante persone hanno ascoltato in questo modo qualche EP o album dei gruppi in cui ho suonato, riversando lo stesso sudore. Secondo me poche.

Poi arriva la notizia che i Fratelli Calafuria si sciolgono, con un annuncio sul loro Facebook in data 06/05/16. Ma la parte che più mi ha colpito è questa:

(...omissis...) Permettetemi una carezza all'ultimo lavoro "Prove Complesse" che oggettivamente non si è inculato nessuno. (...omissis...)

Ed ecco qui il punto! Il nuovo album, l'ultima fatica di un gruppo "rodato" non se lo è inculato nessuno. Se avessero venduto milioni di copie, si sarebbero sciolti? Forse sì, perchè forse i motivi sono ben altri. Ma magari avrebbe dato loro un motivo in più per continuare insieme a fare musica. Seppur il mio post di cui sopra non riguardasse i Fratelli Calafuria (dei quali ho comprato il loro "primo album" venduto nei negozi e che ritengo un grandissimo album), vale più o meno lo stesso concetto. Giuro che ho seguito gran parte delle loro azioni relativamente a quest'ultimo album, mi sono visto i loro live, letto articoli dove spiegavano che avevano ritrovato loro stessi e la gioia di fare musica insieme (provando anche un sacco di invidia), mi sono ascoltato l'album in streaming, ecc, ecc, ecc...ma alla fine non mi è arrivato. E non l'ho comprato. Non me lo sono inculato, rimandando e l'acquisto alla prima occasione di vederli live in zona. Ma a quanto pare quell'occasione non ci sarà. Quindi di chi è la colpa, se un colpevole dobbiamo trovare? Io mi sono impegnato, ma purtroppo non ce l'ho fatta. Il mio acquisto non avrebbe salvato i Fratelli Calafuria dallo scioglimento, ma comunque un poco in colpa mi sento.

In ultimo, pensando e ripensando al pubblico e all'attenzione che il pubblico da alla musica, mi viene postato da conoscenti questo articolo che invito a leggere con molta attenzione:

La morte del pubblico e la fine di tutto

Se sarete così bravi da leggere tutto l'articolo fino in fondo, con attenzione, capirete che non resta molto da aggiungere al pensiero che mi gira in testa da una quindicina di giorni a questa parte. L'articolo parla anche di me, con l'appunto positivo che io questa volta mi metto dalla parte dello scrittore, di quello che si ascolta i dischi, che si ascolta i concerti, e quindi mi sento in pace con me stesso.Citando l'articolo: "Allora capite che se è così, chi se ne frega di Manuel Agnelli ad X Factor".


Se dio vorrà, anche io continuerò a fare musica. In qualche modo. Gradirei che almeno la mia musica venisse ascoltata da qualcuno, anche solo per dirmi "Fai Cagare".




1 commento:

  1. ciao
    mi fa piacere leggere qualcosa sui fratelli calafuria. ho scoperto solo oggi del loro scioglimento, dato che è stato comunicato su dei canali che non utilizzo. Vabé in questo caso anche se l'album non piace, mi pare giusto pagare per averlo, anche solo per ripagare le migliaia di ascolti di Senza titolo etc. etc.!

    per il resto ho notato altre cose in comune tra te e me oltre al gradimento dei Fratelli Calafuria e alle riflessioni sul sostegno ai musicisti in rapporto alla qualità della musica. Per esempio il fatto di suonare o aver suonato covers dei Joy Division. Vabé dai, dopo aver ascoltato la vostra Transmission ti propongo la nostra No Love Lost. Scusa per la qualità audio molto scarsa.
    https://www.youtube.com/watch?v=4yHfu3Jnfv0

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